giovedì 14 agosto 2008

Chi ha liberato Ingrid Betancourt

I giorni dopo la liberazione dei quindici ostaggi detenuti dalle FARC in Colombia avvenuta il due luglio 2008, abbiamo visto molte immagini, sentito molte parole e letto molti articoli che davano molto spazio all'operazione militare ed ai ringraziamenti che tutti gli ex-ostaggi porgevano al Capo di Stato colombiano Uribe ed a coloro che hanno comandato l'operazione.
Anche Ingrid Betancourt , ex-ostaggio simbolo in mano delle FARC, da sempre ipercritica nei confronti di Uribe ed il suo entourage di fedelissimi collaboratori e militari, che accusò di essere un'oligarchia corrotta, ha tessuto le lodi del presidente e del generale dell'esercito che ha diretto l'operazione per la sua liberazione.
Betancourt ha elogiato il presidente ed il Generale Montoya ma nei giorni successivi alla sua liberazione non ha esternato nessun dubbio sulla lentezza delle trattative, sulla lentezza nella pianificazione dell'operazione di salvataggio end infine non ha esternato nessun dubbio o perplessità sulle numerose indagini che hanno investito Uribe ed i suoi più stretti collaboratori.

Mi sono già soffermato su Uribe numerose volte in questi mesi ma adesso merita attenzione l'artefice dell'operazione che ha liberato i 15 ostaggi dalle FARC,il generale Montoya.
Montoya nasce nella regione del Cauca nel 1949 e nella sua lunga carriera militare ha ricevuto molte decorazioni anche dall'esercito statunitense. Ha frequentato la Scuola superiore di guerra negli USA ed in Inghilterra.
Nella sua carriera militare ci sono però delle pesanti ombre che sono state svelate da una ONG USA che è riuscita a leggere una comunicazione interna dell'ambasciata statunitense a Bogotà datata 1979 in cui è stato scritto che "un battaglione di intelligence del esercito colombiano capeggiato da Montoya creò in gran segreto un’unità clandestina terrorista fra il 1978 e il 1979 chiamata Alleanza anticomunista americana (Aaa) resasi responsabile di molti attacchi dinamitardi, sequestri e assassinii di uomini di sinistra".
Il due maggio 2002 nella provincia di Bojayà ci fu la strage di 119 civili uccisi dentro la chiesa di Bellavista. I paracos penetrarono a metà aprile nel territorio dove operavano le FARC e non furono fermati dalla Brigata dell'esercito guidato da Montoya anche se ricevette l'ordine di farlo; il primo maggio iniziarono gli scontri tra FARC e paracos fino ad arrivare all'uccisione delle 119 persone avvenuta a causa di una bomba lanciata dalle FARC che cadde dentro la chiesa.
Montoya fu indagato per non aver eseguito l'ordine di Bogotà; fu processato e giudicato colpevole ma le porte del carcere non si aprirono e la sua carriera militare non ne risentì.
Alcuni mesi dopo Montoya fu il responsabile dell'uccisione di 14 persone in uno dei quartieri più poveri. Montoya ed i paramilitari del Bloque Cacique Nutibara scatenarono la ormai famosa Operazione Orione che mirava a scardinare le infiltrazioni della guerriglia nel quartiere di Comuna 13, fecero irruzione con le armi spianate alle ricerca dei guerriglieri ed alla fine dell'incursione si contarono quatttordici vittime.

Oggi per i media occidentali Montoya ed Uribe sono eroi ma siamo davvero sicuri della loro alta levatura morale e delle loro buone azioni? Dal loro passato non ne sarei così sicuro però ai media questo stranamente non interessa.

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