domenica 14 settembre 2008

Sindacalista ucciso in Colombia

L'8 agosto 2008 è stato ucciso in un agguato a Saravena nella regione di Arauca un altro sindacalista colombiano che apparteneva al sindacato Central Unitaria de los Trabajadores (CUT) e dirigente del Partito Comunista Colombiano.
Il sindacalista Luis Mayusa aveva 46 anni ed è stato ucciso secondo la prime ricostruzione dell'associazione per la difesa dei Diritti Umani Reiniciar da un gruppo di paramilitari supportati dalla polizia colombiana.

Mayusa fu uno dei dirigenti del partito Unión Patriótica (UP); la UP era l'espressione politica delle FARC negli anni '80 in cui negoziati tra le FARC ed il governo colombiano del presidente Belisario Betancur stavano compiendo numerosi passi avanti. Il partito fu decimato dai gruppi paramilitari sempre protetti dalla polizia e dall'esercito, a causa di questa mattanza molti politici della UP decisero di entrare a far parte delle FARC per cercare di sfuggire alle esecuzioni dei paramilitari. La Unión Patriótica nelle elezioni politiche crebbe elezione dopo elezione e la sua ascesa fu bloccata con l'uccisione di 2 candidati presidenziali, 21 parlamentari, 11 sindaci, 70 consiglieri e circa 4000 militanti.

Oggi la Colombia è un paese fortemente militarizzato: si pensi che nella regione dove è stato ucciso Luis Mayusa vi è un poliziotto/militare ogni otto abitanti, ma gli omicidi delle persone che si oppongono a coloro che detengono il potere o ai paramilitari (che continuano ad aumentare il loro raggio di azione oltre alla loro influenza sulla politica del paese), continuano nell'impunità e nell'indifferenza dei media e della politica nazionale ed internazionale.

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