sabato 21 marzo 2009

Il massacro di Putis in Perù

In Perù a distanza di 25 anni e grazie al DNA sono state identificate 23 delle 120 persone che furono massacrate dai militari in un villaggio andino di nome Putis . Le ventitré persone per ora identificate sono dodici donne, sei uomini e cinque bambini di cui tre non avevano più di due anni. La notizia è stata data da Carmen Rosa Cardoza, membro della ONG Equipo Peruano de Antropología Forense (EPAF), che nel 2008 ha effettuato l'esumazione dei corpi dalla fossa comune per ordine del Tribunale peruviano.

Il massacro avvenne nel 1984, durante la presidenza di Fernando Belaúnde Terry, durante una forte offensiva dell'esercito guerrigliero di Sendero Luminoso, che combatté dal 1980 al 2000: l'esercito regolare peruviano fu costretto a discendere le alture andine e fermatosi nel villaggio di Putis radunò parte della popolazione, tutti campesinos, a cui fece scavare una fossa lunga circa dodici metri, larga sei e profonda circa tre. Questa fossa tre giorni dopo fu riempita dai 120 corpi dei campesinos uccisi per rappresaglia come risposta all'offensiva di Sendero Luminoso nella regione di Ayacucho.

Il tribunale che ha ordinato l'esumazione sta investigando sulle modalità e i motivi, soprattutto per cercare di rintracciare e punire i militari che hanno partecipato ed attuato questa vera e propria mattanza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Daniele F. ha detto...

Grazie, sei molto gentile