mercoledì 2 dicembre 2009

Eletto Mujica presidente del Uruguay

José Alberto "Pepe" Mujica Cordano, l’ex guerrigliero Tupamaro che ha subito 13 anni di prigionia e torture durante la dittatura, è il nuovo presidente dell'Uruguay.
Il candidato del Frente Amplio ha ottenuto il 51,9% dei voti, mentre il suo rivale, Luís Alberto “Cuqui” Lacalle, del Partito Nazionale il 42.9%; l'affluenza alle urne è stata alta e si è attestata al 89,86% circa.

Mujica è l'espressione del popolo. Pepe iniziò la sua militanza politica nel Partido Nacional e successivamente nel movimento di guerriglia Tupamaros. Guerrigliero fino al 1985, anno della fine della dittatura. Finita la dittatura ritorna a fare il venditore di fiori, lavoro che aveva abbandonato per la militanza politica, nei piccoli mercati di quartiere. Eletto deputato nel 1994 e accettò come compenso economico solamente il salario minimo di un operaio che però non gli permetteva di vivere, per questo continuò a fare il fioraio nei piccoli mercati rionali.

Mujica appena avuto i risultati ufficiali delle elezioni ha tenuto il primo discorso da presidente sotto una forte pioggia e davanti a migliaia di uruguayani che lo stavano festeggiando nel centro di Montevideo. Visibilmente emozionato ha posto come punto fondamentale della sua presidenza l’uguaglianza dei cittadini, ha ricordato che "questo è un giorno storico. Questo governo deve essere migliore di quello precedente perché la vittoria di queste elezioni rafforza le idee in cui crediamo e per cui ci battiamo".
Il neo presidente ha chiuso il suo discorso con i ringraziamenti "ai concittadini, ai fratelli latino americani, ai dirigenti politici che li stanno rappresentando e che rappresentano le speranze finora frustrate di un continente che tenta di unirsi con tutte le sue forze”.

L'elezione alla presidenza dell'Uruguay di un ex-guerrigliero che per vivere vendeva fiori nei mercati di Montevideo forse è la continuazione o il rafforzamento del sogno, iniziato con un militare di umili origini, un operaio sindacalista ed un sindacalista indigeno, di poter avere un "mondo nuovo" che ascolta i popoli e che sia basato sulla pace e la democrazia.

1 commento:

Angelo M. D'Addesio ha detto...

Anche se estemporaneo lo inserisco qui. E' un sondaggio sul mio blog in cui sto coinvolgendo tutti i corrispondenti, gli esperti, gli amanti dell'America Latina sul personaggio latino-americano del 2009. Ci sono sei opzioni, ma si è liberi anche di un proprio commento. Il link è qui http://angelodaddesio.nova100.ilsole24ore.com/2009/12/il-personaggio-latinoamericano-del-2009-la-parola-a-voi.html