mercoledì 27 ottobre 2010

Il caso Papel Prensa

A fine settembre 2010 il Governo argentino ha deciso di sporgere denuncia contro le proprietà dei due maggiori quotidiani del paese, Clarín e La Nación, ed una testata minore (La Razon). La querela nasce dalle rivelazioni, contenute in un dossier, riguardanti la compravendita della più importante cartiera argentina, la cartiera Papel Prensa.
La cartiera oggi controlla una fetta di mercato pari al 80% producendo, distribuendo e commercializzando la pasta di cellulosa. L'assetto societario attuale vede il 49% della azioni in mano al Clarin, il 27,5 sono di proprietà dello Stato argentino e le restanti azioni sono de La Nación.

La compravendita, secondo il dossier, avvenne minacciando e torturando i membri della famiglia Gravier che detenevano la proprietà della cartiera Papel Prensa, il tutto con l'appoggio della dittatura militare.
I nomi implicati nella vicenda sono Ernestina Herrera de Noble e Héctor Magnetto (propietaria e presidente del Clarín), Bartolomé Mitre (direttore de La Nación),  Sergio José, Marcos Fernando e Hugo Fernando Peralta Ramos (ex proprietari de La Razón), Jorge Videla ( dittatore dal 1976 al 1981), Emilio Massera (alto ufficiale della giunta militare golpista di Videla) ed infine l'ex ministro dell'Economia José Martínez de Hoz. 
I reati che sono stati ipotizzati dai i magistrati che indagano sulle rivelazioni del dossier sono quelle di estorsione, appropriazione illecita, privazione illegittima della libertà, pratica di tortura e vessazioni commesse con l'avvallo dei colonnelli della dittatura. 

La reazione dei due gruppi editoriali è stata forte e decisa ed hanno accusato il Governo di Cristina Fernández de Kirchner di "volersi impossessare dei beni e controllare la società, gestire la produzione nazionale della carta per (...) sottomettere il giornalismo indipendente fino a portarlo ad una convivenza gestibile con il potere". 
Vi è, però, una testimonianza che avvalla, almeno in parte le accuse su cui si basa la querela del governo, ed è quella fornita da Lidia Papaleo, vedova di David Graivier ex proprietario di Papel Prensa. Secondo la vedova Gravier suo marito sarebbe stato costretto a vendere le azioni della cartiera, alla fine del 1976, perché vi furono enormi pressione da parte della giunta militare che arrivò a sequestrare, torturato la signora Lidia Papaleo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

imparato molto