venerdì 1 aprile 2011

La Ley de Justicia y Paz

La legge Justicia y Paz voluta dall'ultimo governo Uribe nel 2006 fa sentire oggi i suoi effetti; la legge in questione permette di alleggerire ed addirittura di estinguere la pena per chi si è macchiato di atroci delitti duranti i più di sessanta anni di guerra civile in cambio di Verità, Giustizia e Riparazione.

La legge è riuscita a far emergere più di cinquantamila crimini ma ha garantito a coloro che confessavano, quindi ai colpevoli, l'impunità. Gli episodi che sono emersi non sono reati di poco conto ma sono massacri, sequestri, violenze sessuali e psicologiche, torture e omicidi in sintesi sono reati che violano i diritti umani. 

La Ley de Justicia y Paz rende vano il codice penale colombiano, che prevede condanne fino a 60 anni di carcere per i crimini contro l'umanità, dato che si sostituisce ad esso nel caso in cui i colpevoli confessino i reati, aiutino la giustizia a fare luce sugli episodi, forniscano aiuto per abbattere le organizzazioni paramilitari e riparino "il danno" provocato ai familiari delle vittime. Coloro che verranno dichiarati colpevoli avvalendosi della Ley de Justicia y Paz sconteranno un massimo di otto anni di carcere.

Stranamente con l'entrata in vigore della legge voluta da Uribe i giudici sono stati costretti a comminare pene molto ridotte senza che i colpevoli riparino "il danno" procurato e senza che abbiano fornito elementi importanti per smantellare i gruppi paramilitari che stanno proliferando come e più di prima. 

Altro aspetto fondamentale della Ley Justicia y Paz è è quello di non essere una legge di transizione che è valida solo per alcuni delitti commessi in un periodo di tempo ben definito, come è accaduto in Cile e Sudafrica dopo la fine dei conflitti interni o dei regimi dittatoriali, ma la legge promulgata da Uribe non ha un limite temporale.

Con questa legge nessuna vittima avrà giustizia in Colombia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

questi hanno parlato con qualcuno dei nostri....