martedì 29 novembre 2011

Continua il conflitto tra governo cileno e studenti


Il governo Cileno rappresentato dal neo-ministro dell'educazione, Felipe Bulnes, ha deciso di proporre agli studenti medi, universitari ed al collegio dei professori una serie di incontri per cercare di far cessare la loro forte protesta che dura ormai dall'inizio del 2011.
Le proposte del governo Cileno agli Studenti

Il piano del governo prevede una serie di benefici per gli studenti, il finanziamento istituzionale, il rafforzamento dell'educazione pubblica, la regolazione della qualità dell'insegnamento ed una riforma costituzionale per l'educazione.
Gli investimenti previsti dal governo del presidente Pinera (la cui fiducia è al 27%) dovrebbero essere dell'ordine dei 200 miliardi di dollari che andrebbero a finanziare le università pubbliche ed abbasserebbero i tassi di interesse dei prestiti agli studenti.

Gli studenti medi si può riassumere con la richiesta di eliminare la gestione delle scuole da parte dei municipi a favore di una ri-centralizzazione dello Stato. Il sistema oggi in vigore è figlio della dittatura e porta con se un paradosso. Nelle municipalità dove vivono le famiglie più ricche l'educazione è gratuita mentre nelle altre dove vivono famiglie meno agiate l'istruzione pubblica ha un livello scadente per cui le famiglie scelgono di pagare rette salate a scuole private per poter offrire ai propri figli un'istruzione migliore.
Per quanto riguarda gli studenti universitari, però, continuano a contestare duramente gli enormi finanziamenti alle università private a discapito di quelle pubbliche (le università pubbliche con le sovvenzioni statali riescono a coprire solo l'8% dei costi di gestione) che sono costrette ad avere rette altissime per poter sopravviviere.
Il portavoce del collettivo studentesco dell'Università di Santiago (Usach), Camilo Ballestreros, ha sottolineato che la distanza tra il governo ed i manifestanti non è dettata solo dai finanziamenti ma è soprattutto una questione ideologica; questo è cosa ha dichiatrato a Radio Cooperativa: "È positivo che si stiano toccando temi quali finanziamento, qualità e rafforzamento dell'educazione pubblica ma quando ci si siede a parlare di lucro con il governo, si sa in anticipo la sua risposta".

La risposta del governo non si è fatto attendere tramite il  presidente di Renovaciòn Nacional (il partito di Sebastian Pinera), Carlos Larrain, che ha non lascia molte speranza per il futuro dato che ha bollato gli studenti come "Inutili e sovversivi".

martedì 22 novembre 2011

Cile: Sciopero Generale


Lo sciopero generale del 24 e 25 agosto in Cile che ha visto scendere in piazza i sindacati, per rivendicare le riforme su pensioni e sulla sanità, e gli studenti, per le riforme sull'istruzione pubblica, ha praticamente paralizzato il paese.

Sfortunatamente in alcune manifestazioni si è giunti allo scontro tra forze dell'ordine, intervenute per bloccare e reprimere le proteste, ed i manifestanti con il bilancio di circa 50 carabinieri feriti, 400 arresti ed il danneggiamento di oltre 250 veicoli.

Durante le manifestazioni è stato ucciso un ragazzo di 14 anni, Manuel Gutierrez Reinoso,  è da un proiettile esploso da una pattuglia di carabineros secondo numerosi testimoni tra cui manifestanti, studenti e giornalisti.
Il presidente Sebastian Pinera ha affermato che "il governo sta facendo tutto ciò che è necessario per fare luce sulle circostanze e sulla responsabilità della morte anche se il giovane è morto durante una manifestazione anti-governativa". Pinera ha continuato la sua dichiarazione chiedendo alle parti sociali di fermarsi ed aprire al "dialogo costruttivo per trovare le soluzioni", anche se l'appello risulta poco credibile dato che in un'altra intervista ha sottolineato il fatto che il sistema "educativo ed il sistema sanitario gratuito sono una chimera perché niente è gratuito nella vita. Qualcuno deve pagare."

lunedì 14 novembre 2011

Colombia: condannato Jorge Noguera Cotes


Il tribunale di Bogotà ha condannato Jorge Noguera Cotes, ex direttore della polizia politica (DAS) tra il 2002 ed il 2005 sotto la prima presidenza di Alvaro Uribe ed ex console colombiano a Milano, a 25 anni di carcere per omicidio, abuso d'ufficio aggravato e uso illegale di informazioni privilegiate.
Jorge Noguera Cotes
L'ex direttore della DAS, secondo la sentenza del tribuname, ha rivelato i movimenti di alcuni membri delle Farc ed informazioni private (come giustamente puntualizzato dal commento di Annalisa) di esponenti della società civile come Alfredo Correa de Andreis, il politico Pisciotti e la sindacalista Zully Codina che successivamente furono uccisi dai paramilitari del Bloque Norte de las Autodefensas a cui l'imputato era molto vicino. 
Inoltre Noguera è stato riconusciuto colpevole di aver aiutato uomini vicini o facenti parti di gruppi paramilitari nell'ascesa ai vertici della Dasad  .

La sentenza si basa sulle dichiarazioni dall'ex capo paramilitare Salvatore Mancuso e dell'ex direttore del reparto informatica della polizia politica, Rafael Garcia, che hanno raccontato dettagliatamente gli incontri che Noguera teneva con membri del Bloque Norte de las Autodefensas come Hernán Giraldo e Jorge 40.

martedì 8 novembre 2011

Massacro di Acteal: Zedillo a giudizio


L'ex presidente del Messico Ernesto Zedillo (dal dicembre 1994 al dicembre 2000) è stato denunciato per Lesa Umanità dai sopravvissuti al massacro che avvenne nel 1997 ad Acteal in Chiapas.
Ad Acteal il 22 settembre 1997 furono massacrate 45 persone (A 10 anni dal massacro di Acteal e Il massacro di Acteal non ha colpevoli) da un gruppo di paramilitari; la strage faceva parte della “guerra a bassa identità” con cui lo stato messicano cercava di contrastare e distruggere l’Esercito di liberazione nazionale di Zapata.

I sopravvissuti di Acteal si sono rivolti all'ufficio legale Rafferty Kobert Tenenholtz Bounds & Hess (specializzato in diritto internazionale) di Miami che grazie alle leggi statutarie degli USA danno la possibilità ai querelanti di citare Zedillo come mandante morale di crimini contro l'umanità e torture.
Oltre alle testimonianze dirette dei sopravvissuti vi è un'importante documento (Rapporto della Segreteria della Difesa Nazionale) scritto nel 1994. Nel Rapporto si esplicita il piano per formare gruppi di paramilitari che dovevano disperdere le popolazioni locali dalle aree sotto il controllo dell' esercito Zapatista al fine di distruggere le basi d’appoggio delle milizie e la solidarietà della società verso EZLN

mercoledì 2 novembre 2011

Perù: il popolo Nahua in pericolo


Nahua è il nome di un popolo incontattato che rischia un forte ridimensionamento o addirittura di scomparire a causa delle esplorazioni che la compagnia argentina Pluspetrol sta effettuando e continuerà ad effettuare nelle foreste del Perù.

Vi è, sfortunatamente, già un precedente che vede vittima la popolazione Nahua che fu decimata dalle malattie trasmesse dai lavoratori della Shell che dovevano condurre ricerche di idrocarburi e gas naturale. 
La Pluspetrol ha violato, secondo la denuncia dell’ong Survivor International, la riserva di Kugapakori-Nahua “per condurvi test ambientali d’idoneità”. Survival International in un suo comunicato afferma che ”effettuare trivellazioni di gas e petrolio nelle riserve delle tribù isolate vuol dire compromettere la promessa del governo di proteggere questi gruppi, che sono particolarmente vulnerabili”.