lunedì 2 aprile 2012

Il Salvador ricorda gli Accordi di Pace


Il 16 gennaio 2012 il presidente salvadoregno, Mauricio Funes, ha commemorato il XX annivversario degli accordi di pace che portarono al termine della guerra civile che insanguinò il Salvador dal 1980 al 1992 provocando circa 75.000 morti e oltre 7.000 desaparecidos.
Durante la commemorazione il governo del Paese ha annunciato che creerà una commissione di inchiesta per fare luce sulle responsabilità della Fuerza Armada negli innumerevoli crimini contro l'umanità durante la guerra civile.

Il presidente, Mauricio Funes, inoltre ha chiesto perdono ai familiari delle vittime del massacro di El Mozote commesso dal battaglione Atlacatl nel dicembre del 2011 in cui furono trucidati oltre mille e duecento persone (la metà erano bambini ed adolescenti).
Ad El Mozote tra 11 ed il 13 dicembre 1981 un corpo scelto dell'esercito salvadoregno (il battaglione Atlacatl comandato da Domingo Monterrosa che ubbidiva agli ordini del regime militare di destra che si opponeva la guerriglia del Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional) irruppe nel villaggio sparando selvaggiamente sugli abitanti; coloro che non morirono per le ferite delle armi da fuoco furono torturati e poi giustiziati. Dopo questa carneficina il battaglione Atlacatl rivendicò l'azione con una lettera in cui insultava gli abitanti chiamandoli "figli di puttana" e li accusava di dare supporto e protezione al Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional. 

Per il ministro della Difesa, Hugo Martínez, "il massacro di El Mozote fu un vero e proprio genocidio, che non deve essere dimenticato affinché mai possa ripetersi".

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