mercoledì 9 maggio 2012

Nessuna amnistia per Jose Efrain Rios Montt


La Corte suprema del Guatemala  ha dichiarato inammissibile la richiesta di amnistia, presentata sottoforma di pestizione popolare, per i reati di genocidio nei confronti del popolo Ixil per perpetrati dall’ex dittatore Jose Efrain Rios Montt.

Nella sentenza del giudice Miguel Ángel Gálvez si legge che la richiesta è stata respinta per ché "l'amnistia è una misura inapplicabile in caso di reato di genocidio [...] Il genocidio è un crimine internazionale, e la Ley Nacional de Reconciliación (del 1997) non concede questo privilegio all’imputato". 
Gli avvocati dell’ex dittatore Jose Efrain Rios Montt hanno sostenuto la richiesta di amnistia appellandosi ad un decreto del 1986, che secondo loro è ancora in vigore, promulgato dal presidente Óscar Humberto Mejía Víctores (1983-1986) che prevede l’amnistia per coloro che avevano combattuto durante la guerra civile e si erano macchiati di reati politici e comuni compresi tra il 23 marzo del 1983 e il 14 gennaio 1986.

Ríos Montt è accusato di aver pianificato, ordinato e diretto il piano Tierra Arrasada che aveva lo scopo di eliminare qualsiasi tipo di appoggio che la popolazione avrebbe potuto offrire alla resistenza armata nello scontro con la dittatura.
L'attuazione del piano Tierra Arrasada, secondo il dossier di 4.261 pagine redatto grazie anche ad 84 sopravvissuti ai massacri, produsse circa 30mila sfollati Ixil dalle comunità (Santa María Nebaj, Chajul y San Juan Cotzal, Quiché), l'uccisione di 1.171 indigeni in 11 stragi e la pianificazione ed attuazione di oltre 1500 stupri. 

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