venerdì 11 gennaio 2013

Elezioni municipali in Cile


Le elezione municipali svolte in Cile il 28 di ottobre hanno sancito una sconfitta della coalizione, di destra, che attualmente è al governo.
I risultati sanciscono la sconfitta nella capitale dove ha vinto Carolina Tohá (ex ministra del governo Bachelet), a Concepción è stato eletto sindaco il democristiano Alvaro Ortiz inoltre a Providencia, municipio dell'area metropoli di Santiago, Josefa Errázuriz ha stravinto contro il sindaco uscente Cristián Labbé (ex-colonnello ed ex guardia del corpo del dittatore Pinochet)

Al voto ha partecipato solamente il 40% degli aventi diritto; il calo si può spiegare per l'introduzione delle nuove regole che hanno reso il voto non più obbligatorio e creando un registro elettorale automatico mentre precedentemente erano i cittadini a doversi iscrivere alle liste elettorali. 
Questa nuova modalità di creazione dei registri elettorali sono magicamente comparsi persone dichiarate  desaparecidas e defunte fino a registrare, addirittura, l'ex presidente Salvador Allende.

L'analisi del voto effettuata da alcuni esperti sottolinea come storicamente le consultazioni municipali rispecchiano l'andamento delle presidenziali che si svolgeranno nel 2013 anche se ci sono dati contraddittori. Vi è sicuramente una ripresa di consenso dell'opposizione anche se è palese il distacco tra politica e cittadini cileni; un fattore di novità e che porta a non rendere le analisi del voto futuro chiare è dato dalla comparsa del movimento studentesco. 
Nell'ultimo anno la vita politica nell'ultimo ha avuto una nuova linfa, e forse nuovi interlocutori, dai movimenti studenteschi che promuovono un'educazione "pubblica, gratuita e di qualità". Le loro partecipate e numerose manifestazioni ed occupazioni di molti istituti in tutto il Cile hanno contagiato anche altri settori produttivi del paese; questi movimenti di dissenso sono stati fronteggiati dal governo Piñera con la repressione. Nell'ultima imponente e pacifica manifestazione del 11 ottobre 2012 il corteo, sceso in piazza a Santiago per rivendicare un forte incremento dei fondi destinati all'istruzione, si è trovato davanti le forze di polizia in assetto antisommossa che ha represso e provato a disperdere la manifestazione con la violenza e con numerosi arresti.

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