mercoledì 10 aprile 2013

Argentina: nuova condanna per Bignone


Il Tribunal Federal della città di San Martín (Argentina) ha condannato l'ex-dittatore (dal 1976 al 1983) Reinaldo Bignone al carcere a vita per il sequestro, le torture e l'omicidio di 23 persone, tra cui sette donne in stato interessante che furono fatte partorire in clandestinità ed i figli furono "adottati" da ufficiali dell'esercito argentino. 
Insieme a Bignone sono stati condannati all'ergastolo, per i medesimi delitti, l'ex-comandante del Institutos Militares, Santiago Omar Riveros e gli ex-ufficiali Luis Sadi, Eduardo Oscar Corrado e Carlos Tomás Macedra.

Nel processo concluso il 12 marzo 2013 sono stati condannati anche gli ex-militari Carlos Somoza (25 anni di carcere), Hugo Castagno Monge (20 anni), Julio San Román (20 anni) e Eugenio Guarañabens Perelló (16 anni) per complicità. 

Per l'appropriazione della neonata Laura Catalina de Sanctis Ovando, al cui vera identità fù scoperta solo nel 2008, sono stati condannatiu a 15 anni l'ex-ufficiale Carlos del Señor Hidalgo Garzón e sua moglie, María Francisca Morillo, a 12 anni.

La sentenza infligge una nuova condanna a Bignone dopo quelle subite nel 2010 e nel 2011 in cui fù condannato a 25 anni di prigione per i reati commessi nel Campo de Mayo (uno dei maggiori centri di detenzione clandestina che creò il Governo Militare dove vennero rinchiuse moltissime le donne in stato interessante in attesa del parto per poi privarle dei loro figli). 
Bignone inoltre nel 2012 ha subito in luglio una condanna a 15 anni per il "furto sistematico di bambini" durante la dittatura, processo nel quale anche il dittatore Jorge Rafael Videla fù condannato a 50 anni di carcere, e nel dicembre gli è stata comminata un'altra condannata a 15 anni per i crimini commessi nel centro di detenzione clandestino dell'ospedale di Posadas vicino a Buenos Aires. 

Le motivazioni di questa storica sentenza saranno lette il prossimo 14 maggio 2013.

Nessun commento: