martedì 23 luglio 2013

In Honduras si ricorda il 4° anniversario del golpe

Il 28 giugno 2013, a quattro anni esatti dal Golpe che nel 2009 destituì il presidente democraticamente eletto Manuel Zelaya Rosales, si sono riuniti migliaia di cittadini in molte città e villaggi del Honduras per commemorare l'anniversario del Golpe mobilitati dal FNRP (Frente Nacional de Resistencia Popular).
Le manifestazioni sono state pacifiche e molto partecipate anche se la massiccia presenza delle forze di polizia e dell'esercito in assetto anti sommossa aveva fatto temere che ci potessero essere scontri con le forze dell'ordine; ma la condotta dei manifestanti non ha dato nessun alibi al governo per far intervenire le forze dell’ordine.

I cartelli e gli striscioni che hanno animato i cortei hanno anche fotografato, con i loro slogan, il difficile periodo che il Paese sta attraversando con riferimento alle costanti violenze (le violazioni dei diritti umani che subiscono i sindacalisti e gli oppositori del governo), la dura crisi alimentare che ha fatto lievitare notevolmente i prezzi.
Queste denunce vengono rinnovate con forza ogni giorno dalla società civile e dalle forze politiche di opposizione ma il Presidente, Porfirio Lobo, non ha mai dato una risposta
.
La manifestazione di Tegucigualpa è stata chiusa da alcuni discorsi, il primo è stato tenuto dal leader del sindacato STIBYS e del FNRP, Carlos H. Reyes, il quale ha sottolineato come è orgoglioso della numerosa partecipazione e del comportamento irreprensibile dei suoi concittadini ed ha avvertito l'oligarchia nazionale e l'imperialismo, i quali minacciano un nuovo colpo di stato, se il Frente vincerà le prossime elezioni “governerà solo il popolo honduregno” ha poi sottolineato come “oggi abbiamo un'altra generazione di cittadini i quali hanno capito che questa lotta è necessaria per formare una nuova la classe politica perché la gente in questi quattro anni di dura repressione ha capito che si tratta di lotta di classe; che si tratta di l'impero e l'oligarchia contro il popolo del Honduras".

Anche il coordinatore del FNRP, Juan Barahona, ha ricordato le conseguenze disastrose che il colpo di stato ed ha invitato il popolo honduregno a partecipare, se è possibile, ancora più attivamente all'organizzazione del Fronte e del Partito per vincere le elezioni presidenziali del prossimo novembre insieme alla candidata Xiomara Castro.
Barahona ha continuato ricordando che "la nostra lotta è ispirata alla memoria ed al sangue dei nostri martiri, alla loro lotta rivoluzionaria, alla loro lotta di classe (operaia, sociale e contadina). Voglio dire Grazie a questi compagni sacrificatisi per la Resistenza e per una patria dignitosa, per una patria di tutti ".

Anche Manuel Zelaya, il presidente legittimo destituito nel 2009, ha sottolineato come il Frente sia cresciuto molto ed ha ricordato “come sono cambiate le cose in Honduras, 4 anni fa ero in pigiama esiliato in Costa Rica ma ora sono qui grazie alla Resistenza! Grazie gente! Grazie honduregni “.
Zelaya continuando il suo discorso ha dichiarato che “si può fare giustizia senza le armi che mi hanno deposto e senza la violenza che ha soffocato le manifestazioni contro il golpe, insegniamo che i problemi politici non si risolvono con le armi, con la violenza, con gli omicidi, con la repressione e con la persecuzione ma si possono risolvere solamente con la democrazia e con la cultura".

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