martedì 19 novembre 2013

La Cia e la scomparsa nel 1976 di due diplomatici cubani

Durante la dittatura militare Argentina (dal 1976 al 1983) furono uccisi due diplomatici cubani, Jesús Cejas Arias e Crescencio Nicomedes Galañena, nello svolgimento di una missione diplomatica a Buenos Aires.

Jesús Cejas Arias e Crescencio Nicomedes Galañena furono rapiti dai militari argentini il 9 agosto 1976 nei pressi dell’ambasciata cubana di Buenos Aires e condotti al Automores Orletti dove furono torturati e giustiziati. 
I responsabili della loro desaparición sono i due agenti della Cia Guillermo Novo Sampol, cubano-americano, e Michael Townley, che operava negli anni '70 per conto della DINA cilena(Polizia politica voluta da Pinochet). 
Quando il corpo diplomatico cubano iniziò le ricerche dei due diplomatici gli agenti della Cia ed il regime argentino fecero circolare la falsa informazione che Arias e Galañena avevano deciso di disertare perché rinnegavano gli ideali della rivoluzione cubana; ma, a distanza di molti anni, alcuni esami forensi condotti sui loro resti stabilirono che i due furono uccisi poco dopo il loro rapimento.

La giustizia argentina ha emesso, nell'agosto 2013, i mandati di cattura internazionale per poter processare in Argentina Townley e Novo Sampol. I due attualmente sono residenti negli USA ed hanno sottoscritto un'accordo con la giustizia Statunitense dalla quale vengono protetti in cambio della loro testimonianza nei procedimenti per crimini contro l’umanità commessi dalla dittatura di Pinochet anche se molti di questi crimini sono stati organizzati o commessi da loro. 
Townley, durante un'interrogatorio, ammise addirittura di aver partecipato attivamente all'omicidio nel 1974 a Buenos Aires dell’ex capo dell’esercito cileno Carlos Prats; inoltre Townley è stato condannato per aver partecipato all'attentato del 1976 a Washington in cui fu ucciso Orlando Letelier che fu ministro della Difesa di Salvador Allende.

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