mercoledì 11 giugno 2014

Chiapas: nuovo attacco alle comunità Zapatiste/2

Gli attacchi del maggio 2014 alle comunità Zapatiste di Realidad non sono frutto di frizioni tra comunità confinanti ma di una strategia che coinvolge più livelli dal governo locale al governo nazionale che, 
utilizzando i gruppi paramilitari, cercano di distruggere i progressi raggiunti dalle comunità zapatiste e ciò che rappresentano. 

L’attacco a Realidad è stato pianificato proprio quando erano presenti i difensori dei diritti umani del Frayba (che stavano cercando di risolvere il "conflitto" derivante dall’uso della ghiaia comune e del furto/provocazione di un veicolo zapatista) e non è i primo subito dalla CIOAC.
La CIOAC “histórica” e “democrática”, anche se nate da settori popolari e progressisti della società nelgli anni '60, oggi agiscono con metodi e strategie di paramilitari e sono "legate" ai partiti per ottenere favori, protezioni e potere a livello locale e nazionale; con cui formano gli ingranaggi di un meccanismo controrivoluzionario per reprimere l’esperienza del EZLN in Chiapas.

Il Frayba, organismo per la difesa dei diritti umani presieduto dal vescovo di Saltillo, Raúl Vera, documentò nei loro rapporti come fu proprio la CIOAC ad attaccare la comunità di Realida EZLN il 30 gennaio 2014, anche se le due parti avevano sottoscritto un patto di “non belligeranza” nel novembre 2013. 
Nell'attacco del gennaio scorso oltre 300 persone della CIOAC, armate di pietre, bastoni e machete, aggredirono la comunità zapatista del Municipio Autonomo XVII de Noviembre e si contarono sei feriti di cui due molto gravi.
Le numerose aggressioni attuate dal CIOAC hanno portato il bilancio nell'ultimo anno a tre vittime ma hanno anche evidenziato come la tipologia delle azioni e gli obiettivi si sono via via sempre più innalzati (l’interruzione del dialogo con le comunità Zapatiste, la numerosità dei gruppi e l'importanza delle vittime) a causa, molto probabilmente, della forza del movimento zapatista e della risonanza della marcia silenziosa dei 40.000 (in ricordo della strage di Acteal avvenuta il 22 dicembre del 1997), la riattivazione delle reti di solidarietà internazionale e nazionale promossa dall’EZLN come il progetto "Escuelitas Zapatistas para la Libertad según los y la Zapatistas" che ha riportato in Chiapas migliaia di attivisti e simpatizzanti dando nuova linfa alla diffusione delle idee zapatiste.

Così continua la militarizzazione le menzogne e la persecuzioni, sempre con il supporto della stampa addomesticata, che continuano con intensità variabile a seconda del periodo politico, economico e storico.

Nessun commento: